Il mio primo Cammino di Santiago – di Paola Malpassi –
In viaggio con te stesso
In viaggio con te stesso
La vita talvolta può apparire ingombrante, carica di fardelli e di preoccupazioni, ma è proprio allora che devi ritrovare la tua libertà, svuotandoti dagli eccessi per capire ciò che è essenziale: ridere, piangere, dormire, mangiare, conoscere. In una parola: vivere.
Quando un pellegrino decide di fare il cammino si prepara uno zaino che deve contenere tutto ciò che serve, ma questo avrà un peso. Deve perciò selezionare cose veramente utili, poche, ma fondamentali, che poi diventano il suo mondo.
Il cammino mi ha insegnato ad alleggerirmi l’anima perché in quel momento, tutti i problemi che mi preoccupavano svanivano per lasciar spazio ai pensieri positivi e tornavo verso casa molto più leggera e con un nuovo sorriso.
Questo accade perché il viaggio è la tua possibilità di metterti alla prova, dove non c’è nulla di prestabilito. Si cammina molto, con il sole, con la pioggia, con il vento, si dorme poco, si perdono un po’ di cose in giro… ma si recuperano anche!
Ogni giorno una destinazione, un menù del pellegrino da condividere insieme ai compagni di viaggio, quattro risate, la soddisfazione di incontrare e superare ogni freccia gialla, la stanchezza che ti assale quando arrivi alla meta. Tutto questo ti fa capire che non sono i chilometri che si percorrono o la velocità del cammino che contano, ma la capacità di entrare in sintonia con l’anima dei luoghi e delle genti. In armonia fuori e dentro di te.
Quando camminavo in mezzo ai boschi pieni di felci, orchidee selvatiche, profumi di eucalipto ascoltando i suoni della natura, la mia mente e il mio corpo si alleggerivano per lasciare spazio a nuove energie e al desiderio di vedere sempre nuove albe e tramonti.
E’ proprio vero che l’amore per il cammino viene solo camminando, è un onda di scarpe e zaini lanciata verso la meta.
Fino a quando è il gran giorno dell’arrivo in Cattedrale a Santiago.
E’ allora che le emozioni trovano il loro spazio e non riesci più a trattenere le lacrime dalla gioia.
Quando ti mancano poco più di trecento metri e finalmente vedi il campanile, non senti più la stanchezza o il dolore, ma solo una grande energia invaderti il cuore, perché sei arrivata… sei lì!
Quando sei davanti alla Cattedrale, quasi ti dispiace di essere arrivata perché capisci che il viaggio è finito.
L’emozione è immensa, non si può descrivere…è un ‘esperienza che va vissuta!
I miei passi mi hanno portato davanti a San Giacomo, il primo pellegrino del mondo.
E ora che sono diventata pellegrina, non sono mai sazia di chilometri perché il cammino prende, conquista, rivolta l’anima. La voglia di camminare aumenta e non vedi l’ora di ripartire.
Per aver vissuto questa esperienza devo un grazie al mio amico Luca Dominici, il fondatore di Domino Experience il Tour Operator di Riccione che è il mio riferimento. Se ho intrapreso questo cammino lo devo molto a lui che mi ha spronato ad andare con lui a vivere un’esperienza che definisco ineguagliabile. Luca è riuscito dapprima a trasmettermi le sue emozioni, quelle che aveva già vissuto l’anno precedente, poi a coinvolgermi nel Cammino di Santiago di Compostela.
Ma la cosa che ora mi emoziona ancor di più è il fatto che Luca mi ha consegnato “le chiavi della Cattedrale di Santiago”. Ha riposto la sua fiducia in me mettendomi alla guida del prossimo Cammino di Santiago – a maggio 2023 – che vedrà comunque la regia e l’assistenza di Domino Experience.
In questi giorni stiamo definendo tutta l’organizzazione del prossimo Cammino che presenteremo Giovedì 12 Gennaio 2023, presso la sede della Domino Experience a Riccione. Farò come Luca aprirò il mio Cammino ad altre -poche- persone che vorranno venire con me su quei sentieri unico.