Chi può progettare e chi può vendere un viaggio di Gruppo? Facciamo chiarezza

Nel turismo organizzato, le figure professionali sono molte e sempre più variegate. Negli ultimi anni sono emersi ruoli nuovi e interessanti come il Travel Designer, il Travel Blogger o il Content Creator del viaggio. Ognuno di questi ha una sua funzione ben precisa, e tutti – in qualche modo – partecipano alla creazione del prodotto turistico. Ma non bisogna confondere le competenze con le responsabilità legali.

Chi può progettare un viaggio?

Travel Designer, Accompagnatori Turistici, Guide Turistiche: grazie alla loro esperienza diretta sul campo e alle competenze tecniche e territoriali acquisite, possono creare un itinerario di viaggio efficace e ben calibrato. Sanno cosa funziona, cosa è suggestivo, cosa rende un’esperienza davvero memorabile.

Ma attenzione: progettare non vuol dire poter vendere.

Chi può vendere un pacchetto turistico?

La legge italiana è chiara: la vendita di pacchetti turistici è riservata esclusivamente a Tour Operator, Agenzie di Viaggio o DMC (Destination Management Company).

Solo queste realtà, regolate e autorizzate, possono prendersi in carico la contrattualistica, le tutele assicurative, gli adempimenti fiscali, amministrativi e legali legati a un pacchetto turistico. Ed è per questo che devono disporre al loro interno della figura del Direttore Tecnico Turistico, abilitato e iscritto nei registri regionali.

Un travel blogger può raccontare un viaggio. Un travel designer può idearlo. Una guida può proporre un itinerario dettagliato. Ma una volta strutturato, questo viaggio va sempre “ratificato” o ceduto a una delle tre entità abilitate: Agenzia di Viaggi, Tour Operator o DMC.

La figura dell’Accompagnatore Turistico

C’è poi un altro ruolo fondamentale, spesso sottovalutato: l’Accompagnatore Turistico.

È lui che prende in carico il gruppo durante il viaggio, lo segue in tutte le sue fasi operative e relazionali, e gestisce gli imprevisti. Ma per farlo, deve essere abilitato, in possesso del tesserino rilasciato dopo un esame su bando regionale.

Se qualcosa va storto – un ritardo, un cambio programma, un problema medico – l’Accompagnatore ha il compito di intervenire in modo tempestivo, efficace e nel pieno rispetto delle normative. Deve conoscere le procedure, saper comunicare con le autorità, informare i clienti con chiarezza e trasparenza. E in caso di eventi gravi, è lui a rispondere delle proprie azioni.

E quando questi ruoli non ci sono?

Capita, purtroppo, che ci siano viaggi organizzati senza il supporto di un Accompagnatore abilitato o addirittura senza una struttura autorizzata alle spalle. In questi casi, se chi accompagna il gruppo non è inquadrato giuridicamente nella struttura organizzatrice, e quindi non risulta legalmente parte dell’organizzazione, si cade nell’abusivismo.

La normativa prevede sanzioni da 400 a 4.000 euro per chi opera senza abilitazione, con il rischio – non remoto – che le autorità fermino il viaggio. E nei casi peggiori, le responsabilità civili e penali ricadono direttamente sulla persona che sta accompagnando il gruppo in maniera irregolare.


In sintesi:

Cosa si può fare Chi può farlo Condizione
Progettare il viaggio Travel Designer, Guida Turistica, Accompagnatore Esperienza e competenze
Vendere il pacchetto Tour Operator, Agenzia Viaggi, DMC Struttura riconosciuta dalla normativa
Accompagnare il gruppo Accompagnatore Turistico abilitato Tesserino abilitativo regionale

Conclusione

Nel turismo non si improvvisa. La passione è fondamentale, ma la professionalità è ciò che fa la differenza. Il rispetto delle norme, dei ruoli e delle responsabilità è il primo passo per offrire esperienze sicure, autentiche e indimenticabili.

Se sei un Professionista del Turismo o aspiri a diventarlo, conosci le regole e valorizza i ruoli. È lì che nasce il vero valore di un viaggio.

Luca Dominici Manager Turistico

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